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ALITO E AGLIO ... DIFENDIAMO L'AGLIO

pubblicato il 05/04/2023 Si sente spesso che alcune persone asseriscono di non digerire l'aglio.
Nella maggior parte dei casi, non considerando coloro che sono clinicamente dichiarati allergici o intolleranti al genere allium, ciò non è affatto vero.
L'aglio è un vegetale e come tale viene digerito con estrema facilità dal nostro sistema gastro-intestinale.
Però, una volta tagliato o reso in pasta, grazie a note reazioni enzimatiche, produce un olio essenziale costituito in grossa prevalenza da composti volatili solforati i quali sono responsabili del forte odore pungente e caratteristico dell'aglio. Se noi deglutissimo o cucinassimo gli spicchi d'aglio senza masticare o tritali, quelle razioni non avverrebbero e quell'odore pungente non si formerebbe.
Ma quando tritiamo l'aglio e lo mangiamo fresco, quelle sostanze solforate possono rimanere nello stomaco a lungo, anche dopo che il cibo ingerito è già passato nell'intestino. Durante la digestione si producono dei gas che per la maggior parte sono inodore, ma in presenza di aglio si arricchiscono di quelle sostanze volatili solforate che risalgono dall'esofago e si ripropongono in bocca con l'eruttazione, prosaicamente definita "rutto all'aglio". Esperienza a molti sgradita, soprattutto al partner che non l'ha mangiato.
In definitiva, se l'aglio ci ritorna su, non è perché non lo digeriamo, ma perché contiene sostanze aromatizzato molto intense e persistenti.
Quindi continuate a mangiarne a profusione, soprattutto quello preparato da Peperita, perché l'aglio ha un alto contenuto di sostanze antiossidanti e grazie all'allicina ha proprietà antibatteriche, antivirali e antimicotiche. L'allicina inoltre contribuisce alla salute cardiovascolare in quanto riduce la rigidità dei vasi sanguigni aiutando così ad abbassare la pressione sanguigna.
 
PS: Le stesse considerazioni si possono fare per altri alimenti del genere allium come cipolle, scalogno e porri, ma anche per  gli asparagi, i peperoni, la rucola, il melone, l'anguria, i cetrioli, il tartufo bianco ed altri ancora. Tutti digeribilissimi, ma per sfortuna di alcuni o per gradimento di altri, questi vegetali sono ricchissimi di sostanze aromatizzanti estremamente volatili e persistenti