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PIÙ PIANTE - CO2- COME SALVARE IL PIANETA . . .

pubblicato il 11/08/2023 Sapete quanta Co2 assorbe una pianta di peperoncino?
Salvare una pianta o coltivarla con attenzione, aiuta a recuperare il territorio, riduce il rischio idrico e geologico, contribuisce ad aumentare l’occupazione e, soprattutto, riduce la quantità di anidride carbonica in circolazione.
Le piante sono i più potenti fissatori di CO2 artificiale esistente, che sono uno strumento efficace contro i cambiamenti climatici, come sostiene il Prof. e ricercatore Stefano Mancuso. Sono in grado di assorbire 2 chili di CO2 al giorno, non vi è dubbio che nella nostra Azienda Agricola, le 18.000 piante di olivi e le 60.000 piante di peperoncino coltivati in Biologico, la riducono sensibilmente.
Sono uno dei grandi alleati per impedire alla CO2 di danneggiare lo strato di ozono. Se a questo aggiungiamo che ci sono sempre più aree adatte per piantare, non c’è dubbio che le piante possono diventare uno strumento utile per combattere il cambiamento climatico globale.
Ci permette di compensare CO2 a chilometro zero per un valore di 660 tonnellate per ettaro, corrispondenti a circa 660 automobili che percorrono 10 mila chilometri all’anno.
Il peperoncino è un “mangia smog”
La nostra piantagione di peperoncini nell’arco di dodici mesi soddisfa il fabbisogno di ossigeno di 4 persone ed è in grado di assorbire dai 10 chili di anidride carbonica, a seconda della specie. Possiamo pertanto dire che il nostro peperoncino è a tutti gli effetti un mangia smog e che assumerlo giornalmente con moderazione, oltre che a fornire notevoli benefici per la salute, aiuta il nostro ambiente a “respirare”.
Volete contribuire ad ossigenare il pianeta, deliziando il vostro palato e le vostre papille gustative? Guarda le nostre ricette.